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Cambiare banca non è sicuramente una cosa che si fa così, su due piedi, anzi. D’altra parte, non è neanche un’operazione impossibile da fare e, grazie alla nuova procedura semplificata prevista per legge, il cambio deve avvenire entro 12 giorni al massimo.
Prima di capire i passi da fare per cambiare banca, vediamo insieme perché si dovrebbe prendere in considerazione questa idea.
Il conto corrente della nuova banca è più adatto alle proprie esigenze.
Gli istituti di credito propongono dei conti correnti con servizi base diversi, dunque cambiare banca potrebbe permettere di avere un conto che si adatta meglio a nuove esigenze personali. Ad esempio, si potrebbe voler iniziare ad investire online tramite la propria area riservata sul sito della banca, ma non tutte le banche permettono di farlo (in maniera particolare quelle più tradizionali), dunque si potrebbe preferire passare ad una banca che dia anche questo servizio.
I costi del conto corrente.
Poiché oggi i tassi creditori sono praticamente pari a zero, non è più una questione di “quanto si guadagna con un conto corrente”, piuttosto di “quanto costa un conto corrente”. Fermo restando che alcune spese sono comuni a tutti i conti (come l’imposta di bollo), alcune banche hanno canoni annui più elevati a causa delle spese di gestione conto, dei costi di invio comunicazioni periodiche, ecc.
La gestione del conto corrente. Benché siamo in un’epoca in cui con internet si fa praticamente tutto, alcune banche non offrono ancora un modo per permettere al cliente di gestire il proprio conto da computer o da smartphone. Oppure, se danno questa possibilità, la stessa potrebbe essere limitata o di non facile uso, poco intuitiva.
Per chi vuole evitare di fare lunghe code in banca solo per svolgere un paio di operazioni e non ama telefonare ogni volta in banca solo verificare il proprio saldo di conto corrente, l’area riservata e le app sono la soluzione giusta.
Oltre che la possibilità di fare qualunque operazione di base, alcuni istituti di credito permettono ai propri clienti anche di chiedere prestiti o di acquistare titoli per investimento direttamente dalla propria area riservata.
Cosa controllare prima di cambiare banca?
Il primo passo per chi vuole cambiare banca, una volta presa la decisione e prima ancora di iniziare la procedura, è quello di avere la certezza che il nuovo istituto di credito ed il nuovo conto corrente siano realmente adatti a ciò di cui si ha bisogno.
Fatevi dare dal nuovo istituto di credito tutte le informazioni sulle condizioni economiche applicate, fatevi dire che tipo di servizi sono inclusi e quali quelli a pagamento, informatevi se è possibile gestire il conto da remoto (con il computer o con un’app).
Verificate anche che sia possibile trasferire i servizi che avevate con la vecchia banca verso quella nuova: carte di credito (in maniera particolare fatevi dire sul trasferimento di eventuali importi a debito per evitare di trovarvi in difetto con il vecchio istituto di credito e rischiare di finire segnalati come cattivi pagatori per un’inezia), prestiti, pagamenti periodici (come le bollette), l’accredito dello stipendio o della pensione. Idealmente tutti i servizi che avevate con la vecchia banca dovranno essere portati alla nuova.
Quando avete effettivamente e definitivamente deciso la vostra nuova banca e verificato che potete spostare i vari servizi, è giunta l’ora di aprire il nuovo conto corrente.
Si tratta di una procedura sempre e veloce, svolta solitamente senza particolari difficoltà (tranne se siete segnalati come protestati, nel qual caso potreste trovare difficoltà ad avere un conto).
Quando avete il vostro nuovo conto, il passo successivo è quello di cambiare i pagamenti periodici.
Chiamate le aziende di cui pagate le fatture tramite RID e comunicate gli estremi del nuovo conto. E’ importante farlo il prima possibile, prima della chiusura del vecchio conto, altrimenti rischiate di non poter pagare e di trovarvi con le forniture staccate. Certo, si tratta di casi estremi, ma perché rischiare?
Ovviamente, comunicate anche i dati del nuovo conto corrente al vostro datore di lavoro o all’ente previdenziale.
Al momento di cambiare banca bisogna fare attenzione agli assegni ancora in giro: se ne avete in circolazione e gli stessi devono ancora essere addebitati (chiedete alla banca, vi dirà la lista) dovete necessariamente lasciare aperto il conto fino a che tutti non saranno stati richiesti, assicurandovi ovviamente di lasciare fondi sufficienti per poterli onorare tutti. In caso contrario rischiate di trovarvi segnalati come protestati, anche in questo caso per un’inezia.
Quando avete chiuso il vecchio conto corrente, restituite sempre il libretto con gli assegni non utilizzati e tutte le carte legate al conto. Assicuratevi che la banca tagli gli uni e le altre in maniera tale che siano annullati.
Di seguito rispondiamo ad alcune domande frequenti e dubbi che si potrebbero avere nel momento di cambio banca.
- Bisogna pagare per cambiare banca? No, il cambio di istituto di credito è sempre gratuito, la vecchia banca non può applicare penali. Al massimo ci possono essere delle piccole spese per la gestione della pratica dell’apertura del nuovo conto.
- Mutuo con una banca, conto corrente con un’altra, devo cambiare banca? No, non c’è nessun obbligo ad avere dei mutui per la casa (o dei prestiti personali) con lo stesso istituto di credito con il quale si ha il conto corrente. E’ invece probabile che le banche offrano ai propri correntisti delle condizioni economiche, sui finanziamenti, particolarmente vantaggiose, ma è tutto un altro discorso.
- Quanto tempo ci vuole per cambiare banca? Come detto in apertura, con la nuova procedura semplificata le banche sono obbligate a sbrigare tutte le procedure entro 12 giorni lavorativi. In caso di ritardo sono previsti indennizzi per il cliente. Diverso è il discorso se avete delle pendenze, nel qual caso potrebbe essere necessario attendere la loro risoluzione prima di poter ottenere la chiusura del vecchio conto.
In conclusione possiamo dire che cambiare banca potrebbe avere le sue convenienze, in maniera particolare dal punto di vista dei costi accessori, dei servizi aggiuntivi proposti e delle possibilità di gestione del conto corrente. La procedura è semplice e veloce e non c’è davvero alcun motivo per il quale non effettuare il passaggio ad un nuovo istituto di credito se si sentisse il bisogno di qualcosa in più.
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